martedì 17 maggio 2011

SPORT E SOLIDARIETA'

Si è svolto, domenica 15 maggio, presso al palestra delle scuole medie di Solbiate Olona il primo torneo CSI di tennistavolo per diversamente abili organizzato dalla Polisportiva Virtus Solbiate in collaborazione con CSI Varese e l'associazione Insieme è Bello di Solbiate.
E' stata una domenica indimenticabile per tutti ma soprattutto per gli atleti che si confrontati tra loro con entusiasmo e tanta voglia di dimostrare le loro qualità.
Molta emozione ,sugli spalti ,da parte dei genitori che hanno seguito con entusiasmo le gesta dei propri figli.
Alla fine, per la cronaca c'è stata una vincitrice, hanno vinto tutti, atleti, noi organizzatori, volontari, genitori.
Un ringraziamento particolare va alle ragazze Fioriglio Daniela e Meggiolaro Martina che durante l'anno hanno seguito, con tanta passione, questi ragazzi, a Marco Tomasini, il vulcanico Presidente della Virtus, a Federico Cortiana e a tutti gli amici che hanno dato una mano alla buona riuscita della manifestazione.
E' la dimostrazione che i giovani di buona volontà ci sono, hanno solo bisogno di essere aiutati e valorizzati da chi ne ha la possibilità.
Arrivederci all'anno prossimo
Giuseppe Bianchi

martedì 26 aprile 2011

Pubblichiamo tale e quale un articolo apparso su "Valle OLona.com"
Non aggiungiamo altro perchè tale articolo non necessita di nessun commento soprattutto sulla risposta dell'Amministrazione.
Ci assumiamo la responsabiltà comunque di non essere riusciti a mettere in opera l'idea che avevamo per risolvere il proplema, specifico, esposto nell'articolo.

"Prima di entrare nel merito di un argomento delicato come quello trattato in questa sede, sono necessarie due premesse. La prima, è che si tratta di un tema affrontato sull’onda dell’emotività, e come tale soggetto a qualche eccesso che già di per sé può trasformarsi un una valida scusa per un eventuale ridimensionamento della portata. La seconda è un coinvolgimento quasi personale, e di conseguenza con il rischio di essere interpretato come sfogo e di conseguenza perdere ulteriore credibilità. Dal momento però che in gioco ci sono questioni importanti quali la sicurezza, intesa come incolumità personale e dei ragazzi, le possibili ripercussioni da mettere in conto risultano meno importanti.

I fatti. In un pomeriggio di primavera, un piccolo gruppo di ragazze in età da scuola media percorre la via principale del paese. In prossimità di un incrocio che porta alla biblioteca, alla scuola elementare, all’oratorio, alla scuola media e infine al campo sportivo, si appresta a girare a destra, quando una macchina si scontra con la prima della fila. La ragione è senza dubbio dalla parte dell’autista, dal momento che le biciclette stavano svoltando contromano in una strada a senso unico.

Ma il problema è proprio questo. La strada in questione è a senso unico da pochi anni e non per questioni urbanistiche (è abbastanza larga per garantire il passaggio di due autoveicoli), ma per provare a regolare meglio il traffico in orari di scuola. Come usanza consolidata non solo a Solbiate Olona, ma in praticamente tutti i paesi della zona, i ciclisti di ogni età tendono a non considerare il senso unico. Nel caso particolare, la via è il collegamento principale per i principali punti sociali del paese e l’alternativa comporterebbe la percorrenza di tratti ben più lunghi, con frequenti attraversamenti di una strada provinciale dove gli unici limiti di velocità sono rappresentati da pedoni e ciclisti, considerati spesso semplici ostacoli anche quando procedono regolarmente per la propria strada.

La presenza di un semaforo a chiamata è un ulteriore invito ad attraversare la via, priva di ogni dissuasore alla velocità, in quel punto e proseguire in bicicletta per la via più diretta. A riprova di ciò, basterebbe osservare per pochi minuti l’incrocio in questione per rendersi conto della situazione e dei pericoli praticamente ininterrotti affrontati da ciclisti, ma anche da automobilisti non obbligati ad aspettarsi il sopraggiungere di una bicicletta.

Da tutto questo, ben più di un anno fa, da più parti è arrivata la richiesta di tracciare una pista ciclabile (basterebbe anche solo una riga colorata) utile a permettere il transito delle biciclette anche nella direzione vietata al traffico. In una Giunta nuova di zecca che ha sempre affermato la sicurezza come priorità, sembrava ragionevole essere ottimisti.

Qualche cosa non deve aver funzionato per il verso giusto, se la situazione è rimasta immutata per mesi, anche sotto gli occhi dei vigili durante l’entrata e l’uscita da scuola. Soprattutto, un bel momento è successo l’inevitabile e ora si può parlare di fortuna. Per questa volta, oltre alla paura si registra infatti solo qualche botta e nessuno in paese d’altra parte si augura di essere il prossimo, visto che la situazione non sembra destinata a cambiare a breve.

Più che un caso sfortunato, l’incidente è però indice di un luogo dove la sicurezza non appare tanto di casa. Sempre lungo la stessa strada che taglia in due il centro abitato, le macchine posteggiano indisturbate sui marciapiedi, costringendo pedoni e carrozzine ad aggirarle scendendo in mezzo alla carreggiata. Anche nel resto del paese d’altra parte, circolando in bicicletta, di piste ciclabili proprio non se ne trovano. Un primato, 0 metri di percorsi protetti, del quale si potrebbe fare a meno.

Come si farebbe volentieri a meno di un altro primato legato sempre alla sicurezza: Solbiate Olona è uno di pochi paesi dove i dossi artificiali, o attraversamenti rialzati, o come si vuole chiamarli, non sono minimamente presi in considerazione. Lungo la via della Chiesa inoltre (la stessa della scuola materna e dell’unico supermercato urbano), è facile prendere atto della totale assenza di strisce pedonali e dovendo attraversare la strada non resta quindi che affidarsi all’importante vicino di casa.

Per sollecitare chi di competenza a intervenire sarebbe però utile una certa sensibilità popolare. Mentre a suo tempo non si era esitato a portare in piazza dei bambini per difendere una ventina di alberi mezzi rinsecchiti, trovare qualcuno disposto a intervenire apertamente su questi argomenti e metterci la faccia si rivela difficile. Le ricostruzioni e reazioni ottenute di conseguenza, sono infatti frammentarie, difficili da verificare e prontamente rivisite di fronte alla prospettiva di apparire pubblicamente. Sollevato il problema, risulta infatti che la prima risposta istituzionale sia stata che la ragazza avesse torto in quanto procedeva contromano. Ineccepibile, anche se in una situazione del genere forse non è la frase che uno vorrebbe sentirsi fornire.

Preoccupanti, secondo una versione ufficiosa, anche le repliche dell’Amministrazione. Lascia infatti qualche perplessità sapere prima di tutto che nella via in questione non è possibile realizzare una pista ciclabile in quanto troppo vicina a una strada provinciale (???). Ma anche che i dossi artificiali sono illegali. Viene da chiedersi allora a quali rischi vanno incontro Assessori e tecnici di Comuni quali per esempio Lonate Ceppino (dove una pista ciclabile collega Municipio e Parco Comunale alla piazza lungo la via provinciale e prosegue addirittura lungo la stessa strada in direzione Tradate), Marnate (dove da un semaforo una pista ciclabile porta sulla piazza della Chiesa e dove non si fa economia di dossi pur di tutelare i propri cittadini), o addirittura Gorla Maggiore, dove oltre ai numerosi dossi artificiali hanno addirittura avuto l’idea di aggiungere sotto il cartello di senso vietato la scritta “eccetto biciclette”.

Soluzioni forse troppo scontate per essere prese in considerazione. Magari puntando sul fatto che la prossimità della vacanze aiuterà a dimenticare tutto nel giro di qualche giorno e si potrà continuare a ignorare il problema. Nel dubbio, tenendo le dita incrociate."

giovedì 21 aprile 2011

NUOVE MODALITA’ NELLE GESTIONE BUONI PASTO E RETTE SCOLASTICHE.

Con l’avvento del nuovo anno solare, anche nell’ambito del nuovo anno scolastico 2011, si sono presentate alcune rilevanti novità, introdotte da parte della nostra Amm.ne comunale in ambito di refezione scolastica a retta scuola dell’infanzia.
E’ così che dal 10/01 u.s. le modalità offerte per questi servizi sono variate, adesso vediamo come: con una circolare emessa dall’Amm.ne comunale e distribuita proprio il giorno prima dell’inizio delle vacanze Natalizie si informava che i cari (li chiamo “cari”perché, dopo anni di affezionata presenza nelle ns. case, sembra manchi ora qualcosa di tangibile a cui fare riferimento) buoni pasto cartacei, fino a dicembre 2010 in uso, non sarebbero più esistiti, perché ingoiati dalla voracità della magica ed estasiante tecnologia informatica, ormai ospite d’onore irrinunciabile della nostra quotidianità. Nel caso in cui le famiglie fossero state ancora in possesso di blocchetti con buoni pasto residui, erano invitate a convertirle alle nuove modalità, previa consegna, dietro appuntamento, presso l’ufficio “Pubblica Istruzione” del comune .
Al loro posto li sostituiva un codice denominato “PAN”, assegnato a ogni bambino, con registrazione dei dati personali e assegnazione di relativa PASSWORD e USERNAME.
Di conseguenza anche le modalità di pagamento e la conoscenza degli stati di avanzamento degli stessi erano cambiati. Per i pagamenti, (fermo restando il riferimento alla banca Popolare di Sondrio, nonché tesoreria comunale), si doveva presentare, od ancor peggio ricordare a memoria il codice PAN dell’alunno (nel caso di più figli più codici PAN), o essere muniti della “Carta Regionale dei Servizi” del beneficiario, dopodiché, all’atto del pagamento,in contanti, oppure con addebito sul conto corrente della cifra minima di €100,00.- per n. 20 presenze a mensa, veniva rilasciato uno scontrino a titolo di ricevuta, “da conservarsi con cura”, così come evidenziato in neretto sulla circolare, scontrino dalle classiche dimensioni e spessore di un normalissimo scontrino fiscale , alla mercé di qualsivoglia piccola distrazione da parte del destinatario. Per conoscere invece lo stato di avanzamento dei pagamenti aggiornato, e qui entra in scena da protagonista la già citata “magia”informatica che, credetemi, non è per tutti così scontata, e soprattutto alla facile portata della totalità delle persone che usufruiscono del servizio mensa; quindi per procedere occorreva: prima di tutto essere in possesso di un p.c., secondo averne una certa dimestichezza all’uso, perché solo dopo ben quattro passaggi si era raggiunto l’obbiettivo. In ordine: 1) collegamento al sito internet WWW.COMUNEDISOLBIATE.ORG., 2) cliccare sulla pagina “MENSE SCOLASTICHE”, 3) entrare nel “WEB GENITORI”, pagina peraltro indicata tempestivamente sulla circolare, ma messa in uso a disponibilità degli utenti solo dopo 3 settimane, creando comprensibile confusione tra i genitori, 4) digitare USERNAME e PASSWORD assegnate e……..BUONA FORTUNA!!!.
Ulteriore buona nuova, per consentire una corretta rilevazione delle presenze degli alunni che nella giornata avrebbero dovuto fruire del sevizio di refezione, i dati dovevano essere trasmessi e comunicati al servizio mensa entro le ore 09,30 del mattino, fin qui tutto OK, ma, se un malcapitato alunno avesse presentato un problema di indisposizione dopo le ore 09,30, il buono pasto sarebbe stato ugualmente addebitato a carico. Invitiamo pertanto i nostri bambini a volere ammalarsi entro e NON OLTRE le ore del primo mattino!!.
Concludo, salutando idealmente ma affezionatamente, tutto quanto sia cartaceo, sperando che ci rimanga ancora qualcosa da tenere tra le mani.
E.M.

mercoledì 23 marzo 2011

L'incuria e la pericolosità delle nostre strade: ecco alcune immagini, tra le tante (Piazza Solbiello e incrocio con Via IV Novembre)




Da sempre uno dei biglietti da visita di un paese, sono le sue strade, i marciapiedi e una segnaletica stradale chiara.
Ora come si può vedere dalle fotografie scattate lungo le vie più importanti di Solbiate, via 4 Novembre, via Patrioti e strade interne, non si può di certo dire che Solbiate si presenti, a chi ci arriva, con un bel biglietto da visita e queste immagini sono solo un campione del degrado e dell'incuria in cui versano le nostre strade, pericolose per pedoni e ciclisti.
Abbiamo un traffico di automobili e mezzi pesanti che in alcuni orari tocca punte ormai insostenibili, e questo fa si che oltre ai pericoli per pedoni e ciclisti, le strade siano soggette ad un' usura continua e celere, tombini traballanti, asfalto rotto e marciapiedi che in molti punti rappresentano vere trappole per le gambe e i piedi dei pedoni. Ci vuole quindi una più attenta e solerte manutenzione dei tratti usurati.
Tra un pò di tempo i lavori per la Pedemonana entreranno nel vivo interessando il nostro comune, ci sarà un aumento del traffico dei mezzi pesanti e conseguenze pratiche sulla nostra viabilità, quindi maggiori disagi e maggiore usura del manto stradale. L'amministrazione predisporrà, leggo dall'intervista rilasciata al giornale "La Settimana" dall'assessore all'urbanistica, una brochure per informare i cittadini sugli interventi previsti da Pedemontana affinchè tutti conoscano quando saranno eseguiti e con quali conseguenze pratiche, iniziativa utile, però speriamo che di pari passo ai lavori ci siano anche interventi celeri di ripristino del manto stradale che si deteriorerà, dei tombini che inevitabilmente traballeranno ancor più, dei marciapiedi e della segnaletica stradale orizzontale già ora in molti punti non più visibile.

mercoledì 23 febbraio 2011

Vogliamo innanzitutto scusarci per il ritardo nel pubblicare i vostri commenti: problemi al nostro collegamento e, di questi tempi per fortuna, tanti impegni lavorativi ci hanno portato a pubblicare e rispondere solo ora.

Vorremmo riprendere un vostro commento: "ottimizzazione esasperata delle risorse a disposizione. Un primo importante passo porterà a una fase iniziale di intervento sugli edifici abbandonati dell’ex oratorio femminile, proprio sulla piazza principale del paese. “Abbiamo concluso un accordo con la Bea, una bulloneria locale, per il rifacimento del tetto a loro spese – afferma Luigi Melis, Sindaco di Solbiate Olona -. La posizione poco felice da questo punto di vista ha sconsigliato la posa di pannelli fotovoltaici sul nuovo tetto, ma in ogni caso l’occasione dell’intervento sarà sfruttata per impiantare almeno la predisposizione.

Qualcuno può spiegare il senso di questi lavori? o il troppo sole estivo (vedi interviste sui quotidiani locali) non ha ancora esaurito l' effetto sui nostri amministratori?
"

Cosa possiamo rispondere: chiunque, dotato di un'intelligenza media, capisce che non ha senso fare una predisposizione per un impianto che già si sa essere "poco felice" ma, a nostro parere, non ha senso neppure spendere una piccola fortuna per riparare un tetto senza avere un progetto sull'edificio. I tanti studi da noi fatti ci hanno portato alla conclusione che la cosa migliore e più economica è abbattere completamente la struttura e ricostruirla nuova. Quindi questa manutenzione al tetto è inutile, dispendiosa e solo uno spreco di risorse.

La risposta è data in un altro vostro commento: "E che dire del tripudio di targhe, titoli onorifici e riconoscimenti che l'amministrazione elargisce in abbondanza giusto per colmare il profondo vuoto che contraddistingue il suo operato?. Perchè questo è il nocciolo dell'analisi: il vuoto che contraddistingue l'operato della nostra amministrazione, vuoto di idee, di programmi, di intraprendenza, di interesse e cura verso il paese che, veramente, lentamente sta morendo.

mercoledì 26 gennaio 2011

TANTI SINCERI RINGRAZIAMENTI ALLA MAESTRA MARMONTI.

Domenica 23 gennaio, presso al sala consigliare del nostro comune, si è tenuta la consegna delle borse di studio a 65 studenti solbiatesi che si sono distinti per i loro risultati scolastici.

A tale manifestazione furono invitati anche tutti i consiglieri ed i capogruppo, anche di minoranza. Peccato che sull’invito si preannunciava solo la consegna delle borse di studio e non anche la premiazione e il ringraziamento maestra Marmonti, ormai in pensione, per il suo operato nella scuola di Solbiate.

Peccato, perché avrebbe dovuto essere una bella festa per la maestra, che tanti anni di lavoro ed impegno ha donato ai bambini solbiatesi, ed invece erano presenti solo i ragazzi premiati e i loro genitori.

Difatti, non solo i consiglieri di minoranza non sono stati informati, ma, cosa ancor più grave, neppure le colleghe e gli ex alunni.

Ancora una volta una gravissima mancanza da parte della nostra amministrazione che ha in mente di fare tante belle cose ma non ha ancora imparato come si fa ad organizzare un evento pubblico.

Comunque non vogliamo fare polemica, ma solo scusarci pubblicamente per non essere stati presenti e far giungere alla maestra Marmonti tutta la nostra sincera gratitudine, con l’invito e la speranza che possa ancora mettere a disposizione di Solbiate la sua esperienza e disponibilità.

AUGURI!

mercoledì 12 gennaio 2011

Retorica, demagogia e falsità

In tutte le nostre case è arrivato prima di Natale il periodico “L’Informazione”. All’interno, le pagine in cui i sindaci della nostra Valle Olona esprimono i loro auguri e fanno un po’ il punto dell’attività svolta nell’anno.

Ovviamente tra queste anche la pagina di Solbiate Olona. Che dire dell’articolo scritto dal nostro sindaco!

Retorica, demagogia e falsità unite ad uno spiccato spirito di autoesaltazione e, per finire, giusto due righe di auguri così stringati, freddi e conformisti che paiono proprio appiccicati lì perché si dovevano fare per forza.

Autoesaltazione: difatti un buon 50% dell’articolo è dedicato all’incensazione della festa per il 150 dell’Unità d’Italia, decantata con toni nazionalistici ed altisonanti: “ l’orgoglio del nostro passato …figure importanti per la conquista della nostra libertà … illustri personaggi…” Quante parolone con cui riempirsi la bocca e mettersi in mostra! Analizziamo invece cosa è stata questa festa per il paese: un corteo partito da Piazza Solbiello e diretto alla Piazza del Comune, corteo composto da personaggi in costume sicuramente non del risorgimento (vorremmo proporci quale centro di studi e poi confondiamo gli alabardieri spagnoli con i garibaldini!), dal Sindaco ed alcuni (nemmeno tutti) gli assessori e da un paio di distinti signori. In tutto una quindicina di persone: ma dov’era la gente, le scuole (ma si sa con le maestre il nostro sindaco non va molto d’accordo!), i ragazzi, le associazioni, almeno il Consiglio Comunale, un drappello di militari della caserma, gli ex sindaci, magari una banda tanto per annunciare il passaggio del corteo? Nessuno! E perché? Semplicemente nessuno è stato invitato e nessuno sapeva del corteo. Quindi solo poche persone sconsolatamente hanno fatto quattro passi da Solbiello al Comune! E poi i “bruscitti” al parco feste di Via San Vito? Gli Alpini ne hanno cucinato in abbondanza ma molte porzioni sono rimaste non consumate. Su questo il nostro sindaco tace, perché è la prova che la gente di Solbiate non ha partecipato affatto. Forse solo i bambini hanno goduto dei gonfiabili. Quindi questa festa se la sono organizzata, se la sono fatta ed ora se la cantano, tutto da soli! E quale miglior vetrina della pagina dell’Informazione! Se, invece di mettere tanto impegno ad organizzare la festa, si fossero impegnate le energie per risolvere i problemi del paese non sarebbe forse stato molto meglio?

Retorica demagogia e falsità: il nostro sindaco parla di importanti traguardi raggiunti in che cosa?
“garanzia del diritto allo studio”, nonostante i tagli di oltre 85.000,00 alle scuole e l’infuocata assemblea pubblica tenuta con genitori e insegnanti in cui il nostro sindaco non si è affatto dimostrato “attento ad ascoltare e recepire le esigenze di tutti”;
“miglioramento della viabilità”, ma la viabilità non è stata modificata e neppure le rotonde promesse sono state fatte;
“la sicurezza”, certamente non delle strade, perché è sotto gli occhi di tutti la situazione delle nostre vie, in particolar modo la situazione della Via Mazzini, e neppure il terzo vigile, il cui progetto di assunzione è stato ormai abbandonato;
“il risparmio energetico”, anche queste, ma che belle parolone con cui riempirsi la bocca, purtroppo di fatto dopo ormai un anno di studi, contatti, programmazione nulla di concreto è stato nemmeno avviato, nonostante le trionfalistiche dichiarazioni apparse sui giornali l’estate scorsa;
“il buon esempio offerto da chi ricopre il ruolo di Amministratore”: qual è questo buon esempio? Avremmo voluto che il sindaco e la giunta, almeno per Natale, regalassero davvero il buon esempio e destinassero i loro emolumenti alle famiglie più bisognose … ed invece solo il pressing delle minoranze ha “costretto” la giunta ed i consiglieri di maggioranza ad accogliere la proposta di autotassarsi per comperare alla scuola media un nuovo pianoforte.

Il “senso civico è davvero il lievito della nostra società” e Solbiate ne è ancora ricco, ma lo sono altrettanto i nostri amministratori?

E per concludere: Signor Sindaco, basta con il nero! Metta almeno una nota di colore nel suo look!
Il nero è funereo, malaugurante!